Tamponi e Test Sierologici le armi principali della fase 2

09/05/2020
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Nella cosiddetta Fase 2 del contrasto alla pandemia da SARS Cov2, sarà fondamentale spegnere gli eventuali focolai epidemici che rischiano di riaccendersi con la riapertura graduale delle attività. Le armi principali a nostra disposizione sono i tamponi e i test sierologici.

I tamponi servono a individuare chi è contagioso, e quindi a far scattare l’isolamento tempestivo per evitare contagi.

I test sierologici vanno invece alla ricerca degli anticorpi nel sangue e sono utili per stimare la percentuale di persone che hanno avuto l’infezione da Coronavirus.

Per fermare la diffusione del virus è importante arginare tempestivamente eventuali focolai, quindi diagnosticare e isolare le persone infette e attivare una sorveglianza attiva. Essa consiste nell’individuare, e cioè testare, le persone che sono entrate in contatto con i positivi, per scovare chi inconsapevolmente può trasmettere a sua volta la malattia.

La differenza tra tamponi e test sierologici

I tamponi servono per identificare il virus e confermare l’infezione in corso, quindi individuare chi è contagioso, mentre i test sierologici vanno invece alla ricerca degli anticorpi nel sangue, quindi evidenziano la risposta immunitaria all’infezione e possono essere utili per stimare la percentuale di persone che hanno avuto un incontro ravvicinato con il coronavirus.

Gli anticorpi sono, infatti, la firma molecolare dell’infezione, ma ancora non è ben chiara qual è la risposta immunologica di chi ha contratto Covid 19 e se siamo in grado di sviluppare difese immunitarie a lungo termine.

Come funzionano test e tamponi

Il virus, quando infetta, induce una risposta anticorpale indicativamente dopo 4 gg dall’infezione, il sistema immunitario attiva le sue difese e produce anticorpi: le immunoglobuline IgM sono le prime che appaiono e sono indice di infezione in corso, successivamente vengono prodotte le IgG che rappresentano la memoria dell’infezione e (probabilmente) ci proteggono da una seconda infezione.

In generale un alto indice di IgG vuol dire essere protetti dalla malattia, ma, nello specifico, le conoscenze sul Sars-cov2 sono così scarse che non possiamo essere assolutamente certi che in questa infezione la presenza delle IgG voglia dire essere protetti e per quanto tempo.

Ricapitolando: le IgM ci svelano chi, anche se asintomatico è infetto e il tampone dovrà confermarlo.

Le IgG c dicono chi ha già passato l’infezione.



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